Visitare Urbino: alla scoperta della perla rinascimentale delle Marche

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Perché Urbino conquista al primo sguardo

Arrivare a Urbino è come aprire un volume illustrato del Rinascimento e trovarsi catapultati dentro una storia vera. Questa affascinante cittadina marchigiana – adagiata sulle morbide colline dell’entroterra pesarese – è una delle mete più suggestive d’Italia, ma ancora oggi poco conosciuta dal grande pubblico.

Con poco più di 13.000 abitanti, Urbino custodisce un patrimonio artistico e culturale straordinario. È stata uno dei centri più importanti del Rinascimento italiano, grazie soprattutto alla visione e al mecenatismo di Federico da Montefeltro, signore e condottiero vissuto nel XV secolo. Sotto il suo governo, Urbino divenne una “città ideale”, cioè un modello urbano perfettamente organizzato, armonioso e funzionale: un concetto che univa architettura, arte e filosofia umanistica.

Nel 1998 il centro storico è stato riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, non solo per la bellezza architettonica, ma anche per il ruolo centrale che la città ha avuto nello sviluppo culturale dell’Italia moderna.

Oggi Urbino non è solo un museo a cielo aperto, ma una città viva: sede di una storica università (fondata nel 1506), abitata da studenti, artisti, artigiani e appassionati di cultura. Il suo fascino risiede proprio in questa fusione tra passato e presente: tra palazzi ducali e botteghe moderne, tra vicoli medievali e piazze frequentate da giovani.

In questa guida ti porterò a scoprire:

  • Le attrazioni principali, da non perdere assolutamente.
  • Alcuni luoghi meno noti ma sorprendenti.
  • Gli eventi stagionali e le esperienze autentiche da vivere.
  • Dove dormire, per ogni tipo di viaggiatore.
  • Cosa vedere nei dintorni, per arricchire la tua visita.
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Le attrazioni principali da vedere a Urbino

1. Palazzo Ducale & Galleria Nazionale delle Marche

Entrare nel Palazzo Ducale significa varcare la soglia del sogno umanista di Federico da Montefeltro: logge ariose, cortili armonici, lo studiolo intarsiato dove il duca meditava tra mappamondi e strumenti musicali, la celebre “Città Ideale” incorniciata nella Galleria. Oggi le sale ospitano la Galleria Nazionale delle Marche, una collezione che abbraccia Piero della Francesca, Raffaello, Tiziano e Barocci.

  • Orari: da martedì a domenica 8 :30 – 19 :15 (biglietteria chiude 18 :15). Chiuso il lunedì.
  • Biglietti: € 12 intero, € 2 ridotto 18-25 UE; under 18 gratis.
  • Consiglio: il momento migliore per salire al Torricino est è poco prima del tramonto.

2. Casa Natale di Raffaello

In via Raffaello 57 si aprono le stanze dove Raffaello Sanzio nacque e mosse i primi passi tra i pigmenti della bottega paterna. Il cortile interno profuma ancora di calce e legno, e al piano nobile troneggia una “Madonna col Bambino” attribuita a Giovanni Santi.

  • Orari: lun-sab 9 :00-13 :00 / 15 :00-19 :00; domenica e festivi 10 :00-13 :00 / 15 :00-18 :00.
  • Biglietto: € 4 intero, riduzioni dai 10 anni.
  • Da non perdere: la piccola stanza del teschio – un calco custodito sotto vetro – ricorda al visitatore la fragilità della vita e il mistero della morte prematura dell’artista.

3. Oratori di San Giovanni Battista e San Giuseppe

Gli oratori gemelli, poco distanti fra loro, conservano cicli pittorici straordinari dei fratelli Lorenzo e Jacopo Salimbeni (San Giovanni) e di Federico Barocci (San Giuseppe). Le scene della vita di Cristo e di San Giovanni vibrano di colori medievali e dettagli umanissimi, come i cagnolini a margine delle processioni.

  • Orari: tutti i giorni 10 :00-13 :00 / 15 :00-18 :00.
  • Biglietto combinato: € 5 intero, € 3 ridotto 10-18 anni e studenti, gratis under 10.
  • Aneddoto: la prospettiva “a imbuto” delle vie Barocci e dei Pellegrini faceva da guida ai pellegrini medievali, che seguivano gli affreschi come una via crucis in miniatura.

4. Cattedrale di Santa Maria Assunta (Duomo)

Ricostruita dopo il terremoto del 1789 su progetto di Giuseppe Valadier, la Cattedrale sorprende con la sua facciata di ordine ionico e la cupola candida che spunta tra i torricini ducali. L’interno, a tre navate, ospita tele di Federico Barocci e del fiammingo van Wittel.

  • Orari: tutti i giorni 7 :30-13 :00 / 14 :00-19 :00.
  • Ingresso: gratuito (offerta volontaria).
  • Consiglio: chiedi al sacrestano di visitare le Grotte del Duomo; corridoi sotterranei che custodiscono lapidi medievali e frammenti di mosaico romano.

5. Fortezza Albornoz e Parco della Resistenza

La possente rocca voluta dal cardinale Albornoz domina Urbino da nord-ovest. Oggi è un parco pubblico (ideale per un picnic) e, in alcune date, apre le sale interne con pannelli didattici sulla vita militare del XV secolo.

  • Orari visite interne: calendario variabile; in alta stagione spesso 10 :00-13 :00 / 15 :00-18 :00.
  • Biglietto: € 1,50 intero, under 14 gratis.

6. Rampa Elicoidale di Francesco di Giorgio Martini

Dalla centrale piazza della Repubblica parte la grandiosa rampa elicoidale (1476), un tunnel a spirale che collegava il piano cittadino alle scuderie ducali di Palazzo Ducale. Cavalieri e destrieri la percorrevano al buio, guidati dalle torce; oggi è percorribile gratuitamente e regala una prospettiva insolita sulla struttura difensiva.

7. Urbino Explorer – Il trenino turistico

Se hai poco tempo o viaggi con bambini, il trenino Urbino Explorer compie un anello di 30 minuti intorno alle mura, con audioguida in otto lingue. L’audio racconto è scritto dalla Scuola del Libro di Urbino; ascolterai aneddoti tratti da cronache quattrocentesche.

  • Partenze: ogni ora 10 :00-19 :00 da Piazza Rinascimento (alta stagione).
  • Tariffe: € 8 adulti, € 3 bambini 4-12 anni, € 20 promo famiglia.

Attrazioni meno conosciute (ma affascinanti)

Orto Botanico “Pierina Scaramucci”

Fondato nel 1809 all’interno dell’ex convento di San Francesco, l’orto universitario ospita collezioni di piante medicinali, un’ombrosa valle di felci e una serra storica in ghisa.

  • Orari: lun-ven 8 :30-13 :30 (stagione marzo-novembre).
  • Ingresso: gratuito.
  • Curiosità: tra gli alberi monumentali spicca un Ginkgo biloba piantato nel 1899 per celebrare il centenario della scoperta dell’illustrazione botanica da parte di Giovanni Brignoli.

Museo dei Gessi di Palazzo Albani

Poco frequentato, custodisce calchi neoclassici che gli studenti di Belle Arti usavano per studiare l’anatomia. Da Canova a Michelangelo, un “atlante” tridimensionale d’arte che non teme le intemperie del tempo.

Torricino del Palazzo Ducale

Aperto tutti i giorni, permette di salire fino alla sommità panoramica (198 gradini). L’ingresso supplementare (circa € 2) si acquista alla biglietteria del Palazzo.

Chiesa di San Bernardino (Mausoleo dei Duchi)

A 3 km dal centro (raggiungibile a piedi lungo il sentiero del Monte delle Cesane o in bus urbano) si erge il tempio brunelleschiano che ospita i sepolcri di Federico da Montefeltro e Guidobaldo. Silenzio assoluto, cicale e un panorama sulle valli del Metauro.

Casa della Poesia – Palazzo Bonaventura

Spazio espositivo contemporaneo nato da un progetto di poesia visiva; controlla la programmazione di readings serali o laboratori di haiku aperti ai viaggiatori.


Eventi e attività stagionali da segnare in agenda

MeseEventoCosa succedePerché andarci
Maggio (secondo weekend)Urbino e le Città del LibroBook-street, laboratori bimbi, lectio magistralis di illustratoriAtmosfera letteraria tra i portici, dedicata anche a Paolo Volponi
11-14 agostoFesta del DucaCortei in costume rinascimentale, tornei di bandiere, cucina storicaRivivi la corte di Federico con tamburi e spettacoli di fuoco
Ultima settimana di agosto / prima domenica di settembreFesta dell’Aquilone (70ª ed. nel 2025)Gara tra contrade per far volare l’aquilone più alto, sfilate e cene in piazzaUn’esplosione di colori sul Parco delle Cesane, perfetta per famiglie
Primo weekend di ottobreBiosalus FestivalMercato bio, yoga in piazza, concerti reggae e conferenzeUrbino si trasforma in capitale del benessere olistico
DicembreBioRinascimento – Settimana della CulturaIncontri su sostenibilità e innovazione, mostre diffuseL’anima “green” di Urbino declinata in chiave futurista

Esperienze stagionali outdoor

  • Primavera: trekking facile al Balcone di Piero (contrada Cavallino), punto esatto da cui Piero della Francesca tracciò la prospettiva della Flagellazione di Cristo.
  • Estate: noleggia una e-bike a Borgo Mercatale e pedala al tramonto lungo la ciclabile del Metauro.
  • Autunno: partecipa a una raccolta di tartufo nero pregiato nelle campagne di Acqualagna, con cuoca a domicilio che ti insegna a fare i passatelli.
  • Inverno: visita guidata “Urbino Sottosopra” alla scoperta dei passaggi segreti tra Palazzo Ducale e le stalle ducali; le guide turistiche locali la organizzano nei weekend pre-Natale.

Dove (e cosa) mangiare per sentirsi un vero urbinate

  • Crescia sfogliata al formaggio di fossa da La Balestra in corso Garibaldi.
  • Vincisgrassi alla pesarese (antenato delle lasagne) alla trattoria Del Leone, tavoli tra i graffiti degli studenti universitari.
  • Birra artigianale all’Orsucci Beer Garden: assaggia la “Ducale” con malti locali e luppolo selvatico delle Cesane.
  • Gelato artigianale “Cielo d’Urbino” da Raffaello Gelateria, gusto crema vaniglia con variegatura zabaione al vino di visciole.

Consigli pratici per organizzare la visita

  1. Parcheggi e mobilità: il grande Parcheggio Borgo Mercatale (coperto) offre ascensori e la comoda scala mobile fino a Piazza della Repubblica in 5 minuti. Da qui si gira solo a piedi.
  2. City Pass: l’ente turismo vende un Urbino Card (circa € 15) che cumula Palazzo Ducale, Casa Raffaello e Oratori – conviene se visiti almeno tre musei.
  3. Quando andare: aprile-giugno e settembre-ottobre per clima mite e festival; luglio-agosto caldi ma ventilati (e animati da concerti all’aperto).
  4. Dove dormire: se vuoi un’alba sui tetti scegli B&B in via Donato Bramante; per parcheggio e budget friendly opta per agriturismi sulle colline (10 min d’auto).

Urbino non è solo un museo a cielo aperto; è una città viva che alterna il silenzio dei chiostri alla risata degli studenti, l’odore di legno e trementina dei laboratori d’incisione all’aroma di tartufo che sale dalle osterie. Camminando di notte, quando i lampioni graffiano i muri di cotto, ti sembrerà di sentire ancora il passo del duca Federico con la sua armatura asimmetrica. E la mattina, quando il sole accende la facciata del Duomo, capirai perché i viaggiatori rinascimentali percorrevano giorni interi per definire Urbino “la più bella tra le città piccole”.

Ora tocca a te vivere il tuo capitolo di questa storia: che sia un weekend romantico, un viaggio di studio o una fuga in solitaria, Urbino ti accoglierà con la sua armonia perfetta tra arte, natura e umanità. Buon viaggio – e buona scoperta!

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Urbino, Marche – Foto da Istock

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