Quando si pensa alla Sicilia, la mente corre inevitabilmente alla sua miscela di storia millenaria, costa lambita da acque turchesi e aromi di agrumi che sembrano sospesi nell’aria. Ma c’è un volto ancora più autentico dell’isola che aspetta soltanto di essere scoperto: quello dei suoi borghi. Incastonati tra monti, scogliere e altipiani, questi piccoli centri custodiscono tradizioni, dialetti, feste popolari e ricette che non troverete altrove.
Questa guida – di consigli pratici, descrizioni accurate e curiosità – vi porterà in dodici paesi considerati fra i “Borghi più belli d’Italia”, con suggerimenti su cosa vedere, dove mangiare, eventi da non perdere e, naturalmente, il modo più semplice per prenotare il vostro soggiorno.
Pronti a partire? Allacciate le cinture (o infilate le scarpe da trekking) e lasciatevi condurre in un viaggio che profuma di carrube, zagara e salsedine.
1. Cefalù – Il Gioiello Normanno sul Tirreno

Affacciata su un mare scintillante e dominata dall’imponente profilo della Rocca, Cefalù combina fascino marinaro e vestigia medievali. Il cuore è la Cattedrale normanna (Patrimonio UNESCO), celebre per i mosaici bizantini del Cristo Pantocratore (ingresso gratuito alla navata; itinerario completo – tetti, chiostro e museo – €7,00; orari 09:00‑13:00 / 15:30‑19:00).
Salendo per circa 40 minuti di scalini scolpiti nella roccia si raggiunge la vetta della Rocca di Cefalù (biglietto €4,00; 08:00‑19:00) da cui la vista spazia fino alle isole Eolie. Non perdete il Museo Mandralisca (ingresso €6,00) con il misterioso Ritratto d’Ignoto di Antonello da Messina e un’interessante collezione numismatica.
Dopo una granita alle mandorle sul lungomare, lasciatevi tentare dalla via Bordonaro, un budello di botteghe artigiane e ristoranti dove assaggiare le sfincione di pesce spada. E se vi fermate la sera, cercate uno spot sulla spiaggia vecchia per vedere il sole calare dietro le case color miele.
2. Erice – Tra Mura di Pietra e Nuvole

Arrivare a Erice a bordo della funivia che parte da Trapani (A/R €11,00; 08:00‑20:00) significa letteralmente planare su un borgo avvolto dalle nuvole. Dentro le sue mura ciclopiche s’inseguono stradine lastricate che conducono al Castello di Venere (biglietto €4,00; 10:00‑18:00). La fortezza normanna svetta su pergolati di gelsomino e racconta leggende di culti fenici dedicati alla dea della fertilità.
Fate tappa alla Pasticceria di Maria Grammatico per un genovese caldo spolverato di zucchero a velo, poi proseguite verso le Torri del Balio e i Giardini del Balio, gratuiti, ideali per un picnic con vista su tutta la costa trapanese. Gli appassionati di scienza troveranno pane per i loro denti alla Stazione meteorologica Ettore Majorana, ancora oggi attiva.
3. Castelmola – Panorama e Vino alle Mandorle

A pochi chilometri sopra Taormina, Castelmola è un balcone naturale sull’Etna e sull’intera baia di Naxos. Il punto focale è Piazza Sant’Antonio, pavimentata a mosaico in pietra lavica e bianca, su cui si affaccia il celebre Bar Turrisi con la sua iconica collezione… fallica (vedere per credere!).
Proseguite fino ai ruderi del Castello normanno (ingresso gratuito, aperto 24h). Al tramonto le pietre rosa si accendono, mentre i gabbiani roteano sulle correnti calde. Non lasciate Castelmola senza aver assaggiato il vino alle mandorle, prodotto da piccole cantine familiari e servito spesso con scorza d’arancia e cannella.
4. Savoca – Il Set del Padrino tra Catacombe e Limoni

Se state inseguendo le atmosfere del film “Il Padrino”, Savoca è la vostra meta: il celebre Bar Vitelli è rimasto quasi immutato dagli anni ’70. Ma il fascino di questo borgo non finisce lì. La Chiesa di San Michele custodisce preziosi affreschi bizantini (ticket €2,00), mentre al Convento dei Cappuccini potrete visitare le catacombe con corpi mummificati di nobili locali (€3,00; 10:00‑16:00).
Tra un vicolo e l’altro troverete laboratori che distillano limoncello artigianale. Assaggiatelo ghiacciato, magari accompagnato da una granita di gelsi.
5. Montalbano Elicona – Megaliti e Leggende Medievali
Votato “Borgo dei Borghi” 2015, Montalbano Elicona è un intreccio di tetti in pietra azzurra circondato dai boschi dei Nebrodi. Il Castello Svevo‑Aragonese (ticket €5,00; 10:00‑13:00 / 15:00‑18:00) domina la scena con sale dove l’imperatore Federico II amava rifugiarsi per studiare astrologia.
A pochi chilometri sorge l’enigmatico altopiano dell’Argimusco, soprannominato “la Stonehenge siciliana”: giganteschi megaliti antropomorfi modellati da vento e pioggia. Il sito è gratuito e perfetto per un’escursione al crepuscolo, quando le rocce si tingono di rosso. In agosto, la Festa degli Aragonesi riporta il borgo al XIII secolo con sfilate in costume e tavolate di cibo.
6. Gangi – Balcone sulle Madonie
Nelle viscere del Parco delle Madonie, Gangi vinse il titolo di “Borgo dei Borghi” 2014 grazie a un centro storico che si arrampica come un presepe su un cono roccioso. Entrate nel Palazzo Bongiorno, sede comunale con stucchi serpottiani (ingresso gratuito; 09:00‑13:00). Poco più in là spicca la Chiesa Madre di San Nicolò con un rarissimo organo a canne del XVIII secolo (offerta consigliata €2,00).
Gli amanti dei sapori troveranno formaggi DOP come il Provola delle Madonie e il miele di castagno. In settembre, la sagra del ficodindia anima il corso con degustazioni e musica folk.
7. Sambuca di Sicilia – Tra Cantine e Vicoli Arabi
Dopo aver conquistato il titolo di “Borgo dei Borghi” 2016, Sambuca di Sicilia è salita alla ribalta mondiale grazie all’iniziativa delle case a €1. Ma il suo fascino era evidente da ben prima: perdetevi nel Quartiere Saraceno, un labirinto di archi e cortili in pietra arenaria chiamato “Zabut”. Salendo al Belvedere della Chiesa del Carmine vi troverete sospesi sul paesaggio vitato che digrada verso Lago Arancio.
Gli eno‑appassionati potranno visitare le cantine Planeta Ulmo o Di Giovanna (tour con degustazione da €20,00; prenotazione obbligatoria) e assaggiare il premiato Nero d’Avola Sambucano.
8. Marzamemi – Il Borgo dei Pescatori e dei Tramonti Rosa
Più che un paese, Marzamemi è un quadro di casette basse dai balconi fioriti affacciate su un mare cristallino. La Tonnara di Marzamemi, risalente al XVII secolo, offre visite guidate che narrano la vita dei rais (tour €10,00; 10:00‑17:00). La centrale Piazza Regina Margherita di sera si illumina di lampadine sospese e profuma di cous‑cous di pesce spada.
Da qui partono mini‑crociere verso l’Isola delle Correnti (escursione di mezza giornata €25,00). Se preferite restare a terra, noleggiate una bici e raggiungete la vicinissima Riserva di Vendicari, paradiso di fenicotteri rosa.
9. Scicli – Barocco di Pietra e Scenari Televisivi
Scivolando tra i monti Iblei, Scicli appare come una scenografia di telefilm: qui si gira la serie “Il Commissario Montalbano”. La Via Francesco M. Penna è un compendio di palazzi barocchi; spicca Palazzo Beneventano con i suoi mascheroni grotteschi (esterno gratuito). Poco oltre trovate Palazzo Spadaro, visitabile (ticket €3,00; 10:00‑18:00) e il Municipio che nella fiction diventa il commissariato.
Per un panorama mozzafiato, salite i 340 gradini fino alla Chiesa di San Matteo. A tavola, cedete all’arancino al ragusano DOP e al cannolo riempito al momento.
10. Palazzolo Acreide – Tra Rovine Greche e Salsiccia al Finocchietto
Nel cuore del Val di Noto, Palazzolo Acreide offre un mix unico di archeologia classica e barocco settecentesco. All’ingresso del paese, il Parco Archeologico di Akrai (ticket €4,00; 08:30‑19:00) conserva un piccolo teatro greco perfettamente scavato nella roccia. In estate il tramonto illumina di oro le gradinate popolandole di concerti sotto le stelle.
Scendendo in paese, ammirate la Basilica di San Paolo, tappa di pellegrinaggio con facciata riccamente scolpita. Non mancate la salsiccia tradizionale aromatizzata al finocchietto selvatico, regina incontrastata della Sagra di San Paolo (27 giugno) quando le strade si riempiono di bancarelle fumanti.
11. Noto – La Capitale del Barocco
Sebbene superi le dimensioni del “piccolo borgo”, Noto rimane un must‑see per chi è a caccia di scenografie barocche. La Cattedrale di San Nicolò (navata gratuita; rooftop e tesoro €4,00) domina Corso Vittorio Emanuele con la sua scalinata scenografica. A poche decine di metri sorge Palazzo Nicolaci, famoso per i balconi sorretti da sirene‑cavallo (ticket €4,00; 10:00‑13:00 / 15:00‑19:00).
Se capitate il terzo weekend di maggio, vivrete l’Infiorata di Noto, tappeto di petali che trasforma via Corrado Nicolaci in un quadro effimero. Per un break dolce, assaggiate la granita al gelsomino e limone di Caffè Sicilia, tappa gourmand consigliata dagli chef stellati.
12. Modica – Cioccolato, Grotte e Cattedrali Gemelle
Chiude il nostro itinerario Modica, città “verticale” incastonata fra gole di calcarenite. È famosa per il cioccolato lavorato a freddo secondo la tecnica azteca importata dagli spagnoli: granuli di zucchero rimangono intatti, regalando una consistenza unica. Prenotate una dimostrazione al Museo del Cioccolato (€5,00; 09:30‑18:30).
Tra i due quartieri – Modica Alta e Modica Bassa – spiccano la Chiesa di San Giorgio e la Chiesa di San Pietro, entrambe con scalinate monumentali. Dalla terrazza panoramica Pizzo Belvedere (accesso libero) la vista sulle case sovrapposte è pura magia al tramonto.
Consigli Pratici per Pianificare il Viaggio
- Quando andare: Primavera (aprile‑giugno) e inizio autunno (settembre‑ottobre) offrono temperature gradevoli e feste popolari, evitando la calca di agosto.
- Come muoversi: Noleggiare un’auto è la scelta più comoda per raggiungere borghi arroccati; in alta stagione prenotate con anticipo su portali come Rentalcars.
- Pass musei: Alcuni comuni (es. Cefalù ed Erice) propongono biglietti cumulativi che fanno risparmiare fino al 30% sulle attrazioni.
- Prenotazioni: Per ristoranti rinomati e visite guidate nei mesi estivi, usate servizi come TheFork o telefono diretto; accorcerete le code e spesso avrete sconti.
FAQ – Le Domande più Cercate dai Viaggiatori
Qual è il borgo più romantico della Sicilia?
Molti scelgono Castelmola per i tramonti che colorano l’Etna di rosa, ma Marzamemi con i tavolini sul mare alla luce delle lanterne è altrettanto poetico.
Che budget serve per visitare più borghi in una settimana?
Con un’auto a noleggio, alloggi in B&B (media €80/notte) e pasti tipici (€25 a persona), calcolate circa €900‑1000 per due adulti.
Serve prenotare i biglietti per monumenti e musei?
Solo per eventi speciali (Infiorata di Noto, Festival di Montalbano Elicona). In alta stagione conviene arrivare all’apertura per evitare code.
Adesso tocca a voi: scegliete il borgo che più vi ispira, cliccate sul pulsante di prenotazione e lasciate che la magia siciliana faccia il resto. Buon viaggio e – come dicono da queste parti – “A prestu!”