Ibiza è quella tra le isole spagnole con i piu grandi contrasti per il paesaggio e per i turisti che arrivano.
I Greci chiamavano Ibiza e Formentera, le Islas Pitiusas (Isole dei pini). Il paesaggio è aspro e roccioso e durante l’anno sull’isola cade pochissima pioggia. Accanto ai pini resistenti, le colture più comuni sono le olive, fichi e mandorle.
Sorprendentemente, metà dell’isola (in particolare il nord-est è abbastanza incontaminato) rimane coperto da fitti boschi, e viaggiare per le strade secondarie del nord sorprende per il paesaggio rurale che si incontra, molto diverso da quello che associano tutti all’isola di Ibiza.
La costa frastagliata è inframmezzata da decine di spiagge di sabbia, che specialmente durante il periodo estivo sono prese d’assalto da migliaia di turisti che arrivano sull’isola. Il successo dell’isola di Ibiza nasce nel periodo del flower power, movimento europeo molto simile agli hippy del nord america.
Nel 1956 nell’isola di Ibiza circolavano 12 auto, ma da li in poi si può dire letteralmente che il turismo esplose sull’isola, rendendolo la prima fonte economica dell’isola e lanciando il turismo in tutta la Spagna. Luogo di nascita del rave, Ibiza è la patria di alcuni dei piu importanti e famosi club e discoteche della Spagna.
Durante il periodo estivo sull’isola si svolgono le più importanti feste in discoteca d’Europa con dj internazionali, e da qui che nascono le mode che poi si trasferiscono in tutta Europa. La popolazione è di circa 110 mila persone, ma solo all’aeroporto di Ibiza ogni anno atterrano 4 milioni di turisti e visitatori.