Namibia

La Namibia deve il suo nome al deserto di Namib, considerato il più antico del mondo, le cui dune e pianure rocciose si estendono per gran parte della sua costa atlantica, e condivide un altro deserto, quello di Kalahari, con il Sudafrica e l’Angola. Eppure questo paese di 825.418 km2 è ben lungi dall’essere una distesa monotona vasta e desolata.

Il Nord, bagnato dal Kunene, Okavango e molti fiumi stagionali, è un paese verde, mentre il centro è occupato da altopiani che raggiungono oltre i 2.000 metri di altezza. La diversità di questi ecosistemi ha dato a Namibia una fauna e una flora ricca ed unica, conservate in splendide riserve naturali e parchi.

Il punto di partenza della maggior parte delle visite in Namibia è Windhoek, la capitale, che sorprende con il suo fascino da piccola città tedesca del primo Novecento. Nelle sue vicinanze si possono visitare i siti di arte rupestre del massiccio di Erongo e, più a sud, il maestoso Fish River Canyon, spesso paragonato al Grand Canyon. Dopo una sosta nella suggestiva località balneare di Swakopmund, è possibile continuare il viaggio lungo la misteriosa Skeleton Coast, dove le scogliere sono state disseminate da relitti. Più a sud, gli amanti della storia possono visitare il porto di Lüderitz e le suggestive città minerarie fantasma che evocano l’epopea dei ricercatori di diamanti.

Gli amanti della fauna selvatica si possono dirigere a nord verso l’Etosha National Park, uno dei più belli parchi naturali dell’Africa. I viaggiatori intrepidi potranno avventurarsi con una 4×4 nella regione nord-occidentale del Kunene, di una bellezza selvaggia e aspra, ma ricca di curiosità archeologiche e geologiche, e si possono spingere fino ai terreni delle tribù semi-nomadi Himba. Nel nord-est si possono esplorare le foreste tropicali e terre del Kavango e Caprivi.

Dalle dune di sabbia apparentemente infinite del deserto del Namib alle zone umide tropicali della fascia di Caprivi, Namibia è un paese di paesaggi epici e di una varietà sorprendente di fauna tra cui rari rinoceronti neri, ghepardi, elefanti e vasti stormi di struzzi.

Cosa vedere:

Deadvlei, Namib Naukluft Park
Namib Naukluft Park è la più grande area protetta in Africa e uno dei monumenti più spettacolari della Namibia. La zona più famosa del parco è Sossusvlei, caratterizzata da dune rosse. Più il colore rosso è intenso più sono antiche le dune. La zona ospita dune tra le più alte del mondo, che superano i 200 metri di altezza, la più alta è la “Big Daddy”, circa 380 metri. Nel vicino Deadvlei troverete gli scheletri di alberi di acacia di 550 anni che si contrappongono allo sfondo delle dorate e ripide dune e delle pozze di argilla bianca. Il colore bianco di queste pozze (vlei in africano) è causa della composizione salina del terreno.

La città fantasma
A pochi chilometri nell’entroterra dal porto di Lüderitz si incontra la città fantasma di Kolmanskop, l’ex insediamento dei minatori di diamanti. La città fu fondata dopo la scoperta dei depositi di pietra preziosa nel sud del Namibia nel 1908. Dopo il crollo del mercato di diamanti alla fine della prima guerra mondiale, la città fu abbandonata e metà sepolta sotto un mare di sabbia. Kolmanskop è un sogno per i fotografi che qui possono fare delle bellissime fotografie. A causa della sua ubicazione nell’area riservata (Sperrgebiet), i turisti devono acquistare un permesso al cancello della città. Nelle vicinanze si trovano anche altre due città fantasma di origini simili – Elizabeth Bay e Pomona.

Fish River Canyon
Il Fish River Canyon, situato nella Namibia meridionale, è stato formato dall’erosione dell’acqua e dal crollo della valle a causa dei movimenti della crosta terrestre più di 500 milioni di anni fa. Con una profondità fino a 550 metri, il Fish River Canyon è secondo per dimensioni solo al Grand Canyon in Nordamerica. L’enorme gola si estende per circa 160 chilometri attraverso il massiccio di Koubis fino alle sorgenti calde di Ai-Ais.
Il canyon fa parte di un parco naturale nazionale di conservazione. L’ingresso più settentrionale è il cancello di Hobas, un campeggio a 70 km a nord di Ai-Ais. Da lì, è necessario guidare altri 10 chilometri al punto panoramico principale che offre una vista mozzafiato della famosa “Hell’s Bend”. Il vasto paesaggio roccioso si snoda in una serie di scogliere spettacolari, formate dal Fish River. Il fiume è stagionale e generalmente fluisce solo nella stagione delle piogge da gennaio a aprile.

Skeleton Coast
La parte settentrionale della costa del deserto del Namib è piuttosto inospitale per le navi. L’acqua fredda della corrente Benguela dell’Atlantico che si scontra con l’aria asciutta e calda provoca nebbie dense e forti onde spumose. La costa del deserto più antico del mondo è piena di ossa di balena e più di mille relitti di navi. Solo 800 persone all’anno possono visitare la Skeleton Coast in Namibia. Negli anni, la costa è cambiata e il deserto ha cominciato a penetrare sull’oceano creando banchi di sabbia sottomarini, modellati dalla corrente anche a notevole distanza dalla costa e difficili da identificare.

Parco nazionale di Etosha
Etosha è un parco nazionale nel nord della Namibia. Questo parco unico offre un contrasto totale di praterie larghe e una depressione salina che copre 4.760 chilometri quadrati. Il parco è uno dei più grandi luoghi di osservazione della fauna selvatica del mondo. Qui si trovano 114 specie di mammiferi e 340 specie di uccelli, 16 specie di rettili e anfibi e innumerevoli insetti. Il periodo migliore per l’osservazione della fauna selvatica è la stagione secca (aprile – dicembre), quando vi è meno vegetazione e la fauna selvatica è più facile da individuare intorno alle pozze d’acqua. Il parco Etosha è una delle principali mete turistiche della Namibia. I tre lodge principali sono dotati dei servizi fondamentali come alloggi, negozi e stazioni di servizio. C’è una rete di strade che conducono a vari pozzi d’acqua dove spesso si possono vedere numerosi animali come leoni, elefanti, springbok, zebre, giraffe, gnu, pellicani, fenicotteri…

Namibia, Africa – Foto di David Mark da Pixabay